L’inquieto Esistere

A cura di Michele Pinna

“L’inquieto esistere” nasce nel contesto di una ricerca, “L’Identità dei luoghi e delle cose”, promossa dall’Istituto di Studi e Ricerche “Camillo Bellieni”. Partendo dai luoghi raccontati da Salvatore Satta nel suo “Giorno del giudizio”, la ricerca si fonda, metodologicamente, sull’osservazione partecipata, interna, all’assetto strutturale e comunitario dei paesi, alle stratificazioni che i manufatti custodiscono nei passaggi dall’antico al moderno e alle assenze che non rispondono più all’appello perché il tempo, la violenza e l’irrazionalità degli interventi umani, nonché il destino del tempo, hanno cancellato. Rivedere i luoghi della letteratura, in tempi diversi e con occhi altrettanto diversi, da quelli in cui Satta scrisse e da quelli in cui i personaggi e le cose hanno vissuto nella sua memoria di scrittore partecipe e interessato, è servito a capire, aiutati dall’incontro con uno scrittore e con un raffinato filosofo come Salvatore Satta, quanto la spiritualità dei sardi sia profonda e protesa verso orizzonti di eternità e di trascendenza.
L'inquieto Esistere

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