"LA FILOSOFA DEL CAMPIDANO"
Dal 2002 Daniela collabora con noi, prima come operatrice e animatrice linguistico-culturale e poi all’interno dell’Officina Filosofica dove conduce, insieme al Professor Pinna, i seminari di Filosofia Pratica.
Daniela, infatti, una vita tra Bosa, Cagliari e Terralba, dopo essersi laureata in Filosofia è diventata anche facilitatrice delle pratiche filosofiche.
La sua innata curiosità le permette di sperimentare in ambiti apparentemente diversi ma in realtà uniti da un elemento fondamentale: la vita nella sua essenzialità. Si diverte a cucinare, per conoscere così le radici delle culture; le interessano le lingue come fenomeni in costante mutamento e specchio della realtà. Senza dimenticare la storia e la politica. Per non farsi mancare niente è anche docente, opera nel terzo settore ed è la Presidente Provinciale delle Acli di Oristano.
Ci racconta che nel 2003, durante un’attività di formazione per i dipendenti delle amministrazioni comunali, un corsista non riuscisse a capacitarsi che il suo sardo dovesse rispettare le regole ortografiche per la scrittura, ritenendo che lo snaturassero. Al termine del percorso le disse così “ Dottorè, gia bi l’at fata a mi mi nche las fàghere intrare in conca cusas règulas si puru pro iscriere ebbia sos atos e sos mòdulos de su comune andat bene totu, m’at fatu lezere finas in campidanesu chi mai mi l’aiat mancu pensadu. Ma deo su sardu meu non l’apo mai a traìghire”.
La cosa più difficile è far comprende che, se la lingua nella sua oralità ha la ricchezza più profonda che nessuno deve e può mai mortificarla, la forma scritta deve seguire necessariamente un codice standard. Ma Daniela non demorde e prosegue nelle attività di formazione con fermezza, e, come si suol dire, la prende con filosofia.